12 aprile 2010

LE COLPE DEI PADRI

Art. 30 - PARTE PRIMA. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI - Titolo II. Rapporti etico-sociali

E' dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.


di Simone Bellis

Durante un'intervista al Giornale, il sindaco di Montecchio Maggiore (Lega Nord) dichiara di aver negato il servizio mensa a dei bambini stranieri, perché i genitori non avrebbero pagato la retta.

Intorno alla notizia si sono create parecchie opinioni, per lo più confuse. C'è chi dice che il servizio va elargito a prescindere, chi dice (come il suddetto sindaco) "non si può mangiare a sbafo", e chi invece lamenta il fatto che i genitori degli stessi bambini acquistano beni superflui o addirittura di lusso, per cui il mancato pagamento è ingiustificato. C'è anche chi si chiede cosa succederebbe a un cittadino italiano se smettesse di pagare le bollette. Potrebbe pretendere l'erogazione di servizi non pagati adducendo il fatto di avere figli come giustificazione?

Cerchiamo di mettere in ordine i fatti. Quello che si sa con ragionevole certezza è che alcuni genitori di studenti non hanno pagato la retta della mensa. Come prima cosa lo Stato si deve occupare dei minori interessati, come sancito dall'articolo 30 della Costituzione. In seguito, una semplice verifica fiscale dovrebbe accertare se questo mancato pagamento sia giustificato o meno dalla situazione finanziaria della famiglia.

Nel caso si accerti un dolo il comune si rivalga sui genitori, richiedendo il pagamento della retta, comprensiva di arretrati e eventuale mora. Se i genitori continuano a non occuparsi dei figli, nonostante ne abbiano le facoltà, esistono leggi specifiche per togliere loro l'affidamento, imporre il pignoramento di una parte del reddito, e via dicendo. Insomma, le autorità hanno tutti i mezzi legali per ottenere il pagamento del servizio e impedire il protrarsi della situazione.

Una mancata risoluzione è quindi da imputarsi esclusivamente alle autorità, ove manchi l'impegno nell'affrontare la situazione secondo le norme stabilite per legge, o nel caso si creino leggi inefficienti.

Risulta quindi ovvio che i genitori vadano trattati come previsto dalla legge, in rapporto alle loro responsabilità, mentre i minori vanno protetti come previsto dalla Costituzione, anche separandoli dal nucleo famigliare d'origine se veramente necessario. E' bene che si capisca che la famiglia è una struttura che deve essere utile ai singoli individui che la compongono, viceversa non ha senso mantenerla.


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