07 aprile 2010

LEGGE ELETTORALE IN CONTRASTO ALLE NORMATIVE EUROPEE

Art. 10 PRINCIPI FONDAMENTALI

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

Art. 51 - PARTE PRIMA. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI - Titolo IV. Rapporti politici

Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e
alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.

A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. (*)

La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.

Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.

Art. 56 - PARTE SECONDA. ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA - Titolo I. Il Parlamento - Sezione I. Le Camere

La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto.

Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero.

Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i venticinque anni di età.

La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall'ultimo censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

Art. 58

I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età.

Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno.


di Simone Bellis

ROMA, 5 APR - Emma Bonino entra nel dibattito sulle riforme e si dice favorevole al presidenzialismo, ma auspica anche una nuova legge elettorale. La vicepresidente del Senato, precisa di essere a favore di questo tipo di riforma, ma aggiunge: 'a me basterebbe gia' che riuscissimo perlomeno ad evitare di fare le prossime elezioni con lo stesso sistema illegale e violato sulle modalita' di presentazione. Questo sarebbe gia' un grande risultato'.

Fonte ANSA

In data odierna il governo dovrebbe esprimersi in difesa della legge elettorale, di fronte alla Corte Europea di Strasburgo. Come evidenziato da Emma Bonino nelle sue dichiarazioni, l'aspetto più contestato della legge è proprio l'impossibilità di dichiarare una preferenza. E' doveroso anche ricordare come la legge odierna sia contraria alla volontà popolare espressa tramite referendum, che avrebbe dovuto di fatto introdurre un sistema maggioritario.

Durante l'ultimo governo Prodi abbiamo avuto la dimostrazione empirica di come questa legge possa possa produrre un "vincitore" incapace di governare. Aggiungo che l'impossibilità a esprimere una preferenza sia un impedimento effettivo alla libertà di voto, in contrasto con gli articoli 51, 56 e 58 della Costituzione. I candidati non sono presentati in condizione di eguaglianza, poiché vige una priorità tra essi secondo logiche di partito.

Questo è inevitabile, ma la preferenza è l'unico modo in cui l'elettore può far valere la propria volontà oltre lo status quo stabilito dai partiti. E' altresì previsto che l'elezione dei componenti delle camere sia a suffragio universale e diretto, mentre in questo caso si impone una scelta forzata già operata dalle segreterie di partito.

Il fatto che la legge elettorale sia in contrasto alle normative europee è in contrasto con l'articolo 10, che prevede l'uniformarsi dell'ordinamento giuridico italiano alle norme internazionali generalmente riconosciute.


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